Note Biografiche ed Artistiche di

Pietro Pagani (pittore)

11 novembre 1863 – 21 novembre 1896

A 160 anni dalla nascita del pittore Pietro Pagani, Castrezzato – con l’Amministrazione comunale e la Biblioteca comunale, in collaborazione con l’associazione SMArt a.p.s., intende ricordare la sua figura di artista con un Premio di pittura a lui dedicato.

A Castrezzato gli è stata dedicata un via, nella zona sud, tuttavia la sua è una personalità poco conosciuta, nonostante egli abbia prodotto quadri di buona fattura. Il lavoro che tra tutti testimonia al meglio la sua arte è forse “La prova della lezione” (ipotesi di datazione 1890 circa),un dipinto che si trova in un edificio pubblico della città di Brescia. Un quadro di dimensioni importanti: 240 X 204 cm che ritrae una giovane insegnante con abiti da contadina, che impartisce una lezione a due bambini, uno seduto su di una voliera, una sorta di gabbia per polli o conigli, l’altro bambino invece è seduto sull’acciottolato di un portico di cascina. Chi osserva il quadro non può non pensare ed istituire un collegamento con la tradizione pittorica lombarda che va da Caravaggio, Michelangelo Merisi, fino alle opere del Pitocchetto, di Giacomo Ceruti; una pittura fedele alla terra, che lascia poco spazio al gesto lezioso ed ai canoni idealistici.

Quest’ opera di fatto fu donata dal fratello dell’artista, Antonio, negli anni del regime fascista quando Brescia aveva la velleità di avere una propria Galleria di Arte Moderna – anche se il progetto non andrà mai in porto. Da allora l’opera è rimasta in città.

La prova della lezione - Pietro Pagani
La prova della lezione – Pietro Pagani

Dalle cronache del tempo e dalle poche fonti a disposizione (v. sitografia: enciclopedia.breciana.it a cura di Antonio Fappani), sappiamo che Pietro Pagani visse tra Castrezzato, Venezia, nella bergamasca e in Franciacorta.

Figlio di un agrimensore e di una casalinga, dopo avere svolto un lavoro impiegatizio, amministrativo – come segretario comunale, incoraggiato da Filippo Carcano entrò nell’Accademia Carrara di Bergamo. Sotto la guida di Cesare Tallone frequentò l’Accademia con Nodari, Franciosi, Domenighini, Lorandi. Qui Pietro Pagani rafforzò la sua pittura figurativa con “pennellata larga e con una propria eleganza formale non disgiunta da una buona penetrazione spirituale. Si dedicò soprattutto alla figura con abilità fresca ed estrosa” oltre a dipingere paesaggi come “Viatico” che attualmente si trova a Iseo di proprietà di Carlo Pagani. Molto interessante è pure il ‘Ritratto di don Ruggeri’ presente nella sagrestia della Parrocchiale di Castrezzato, dove l’introspezione psicologica della persona è colta in modo evidente.

Risale al settembre del 1893 l’esposizione di alcune sue opere presso il Circolo Artistico, esattamente  quattro opere: “Testa di fanciullo” un lavoro discreto, “Il beone” detto anche “Brindisi” da 200 x 150 cm di proprietà della famiglia Bettoni di Iseo: l’opera ritrae un vecchio a grandezza naturale e un critico del tempo definì l’opera come la migliore presente all’esposizione, così annotando: “L’efficacia del colorito, i toni di luce, l’evidenza della posa sono intuiti e resi con singolare naturalezza”. Inoltre fu presentata la “Contadina al sole” di cui il critico rilevava “Espressione di sentimento assorto, di pensiero dolce che passa dal quadro al visitatore”. La quarta opera era il “Ritratto del signor Cozzoli”.

Molti sono i ritratti che Pietro Pagani realizzò: quello del padre, uno del fratello, quello già citato dell’arciprete “don Ruggeri”, di “don Barbieri” che si trova presso la sagrestia parrocchiale di Cizzago; “Avv. Buffoli” di Chiari,  “Avv. Ercole Paroli” di Brescia. Tra i paesaggi ritenuti più pregevoli ci sono quelli di Venezia: “Riva degli Schiavoni”,Interno di San Marco”, il “Canal Grande”, oppure “Gli scogli di Quarto”; altre opere: “Mattinale”, “Miracolo di S. Pietro”, “Bivacco”.

Le opere sono disseminate tra Lovere, Iseo, Brescia, Nembro, e verosimilmente in altri luoghi, appartenute (e forse appartenenti) perlopiù a famiglie notabili e benestanti o della società civile.

Scomparso prematuramente in quanto “Tornando a casa una sera scavalcò il cancello di casa ferendosi, nonostante il ricovero in un ospedale di Napoli, morirà per le conseguenze di quell’incidente” (fonte orale: Carlo Pagani) – dei luoghi napoletani dovrebbe esserci tutto un ciclo di disegni fatti proprio dall’artista in quel lasso di tempo, ma nessuno sa dire dove possano trovarsi. Pietro Pagani morirà all’età di 33 anni il 23 novembre 1896.

Sepolto nella cappella di famiglia nel cimitero di Castrezzato, Pietro Pagani fu conosciuto come artista solo con l’Esposizione della pittura bresciana dell’800, tenutasi nel 1934, dove verranno esposte le opere “La prova della lezione”, “Bivacco”, “Canal Grande” e “Viatico”, tutte e quattro le opere sono ad olio su tela. 

Castrezzato, 24 giugno 2023                                                               

a cura di G. Mauro Bizioli per SMArt a. p. s.

il Sindaco Giovanni Aldi

Attività Culturali Maura Lotta